La nuova agevolazione prevede la concessione di un Credito di imposta per le imprese, iscritte al registro delle imprese, che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.
L’agevolazione è operativa a decorrere dal 16 novembre 2020 fino al 31 dicembre 2021, ovvero entro il 30 giugno 2022 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2021 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
Investimenti ammissibili.
- Beni strumentali 4.0 (ricompresi nell’allegato A annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232):
- Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;
- Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità;
- Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in ottica 4.0
Sono previsti tre scaglioni:
- Credito di imposta pari al 50% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- Credito di imposta pari al 30% per investimenti da 2,5 a 10 milioni di euro;
- Credito di imposta pari al 10% per investimenti da 10 a 20 milioni di euro.
- Software 4.0 (ricompresi nell’allegato B annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232):
Per gli investimenti relativi a software e beni immateriali 4.0 il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 20% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
Tempistica e adempimenti. Novità
La fruizione dell’agevolazione può avvenire già nell’anno di interconnessione del bene.
L’agevolazione sarà utilizzabile in compensazione in 3 anni in quote di pari importo
Predisposizione di idonea documentazione tecnica a supporto dell’investimento. Per investimenti oltre i 300 mila euro è obbligatoria la perizia asseverata.